Stefano Bartezzaghi (Milano, 1962) è docente di Semiotica e di Teorie della Creatività e direttore del master di giornalismo alla Iulm di Milano; collabora con la Repubblica e dirige Il senso del ridicolo, festival di Livorno sull’umorismo. Ha pubblicato diverse raccolte di giochi linguistici, enigmistici e letterari, e ha scritto la prima storia del cruciverba: L’orizzonte verticale (Einaudi, 2007, 2013). Ha curato e commentato la nuova edizione degli Esercizi di stile di Raymond Queneau, nella classica traduzione di Umberto Eco (Einaudi, 2001, 2008). Fra i suoi altri libri: L’Elmo di Don Chisciotte. Contro la mitologia della creatività (Laterza, 2009); Scrittori giocatori (2010), M. Una metronovela (2015) per Einaudi; Il falò delle novità. La creatività al tempo dei cellulari intelligenti (Utet, 2013); La ludoteca di Babele (Utet, Dialoghi sull’uomo, maggio 2016).
Davide Tortorella nasce a Milano nel 1961. Impara l’arte dei giochi televisivi dal padre Cino (ideatore e autore di tutte le trasmissioni del sabato pomeriggio, da Chissà chi lo sa? a Il Dirodorlando, per la leggendaria TV dei ragazzi), col quale comincia a collaborare fin dall’età di dieci anni. In quarant’anni di attività dietro le quinte del piccolo schermo si è dedicato quasi esclusivamente ai giochi: M’ama non m’ama, Doppio Slalom, La grande sfida, Vinca il migliore, La ruota della fortuna, Genius, Parole Crociate (unico programma televisivo mai patrocinato da La Settimana Enigmistica), The Money Drop e altri ancora. Ha ideato rompicapi, quiz e congegni ludici di ogni sorta per Mike Bongiorno, Paolo Bonolis, Gerry Scotti e molti altri. Spesso e inevitabilmente ha anche ricoperto la mansione di arbitro di gara (ovvero “notaio”), nonché quella di selezionatore di decine di migliaia di aspiranti concorrenti.